Festa di San Giorgio
Care Dame e Cavalieri,
carissimi fratelli e sorelle nel Signore!
Il 23 aprile è la festa di San Giorgio, il nostro santo patrono. La celebriamo in questo periodo pasquale. La vita di San Giorgio è piena di leggende. Prima di tutto lui è conosciuto come l’uccisore del drago. Il drago di San Giorgio era forse solo una figura simbolica. Ma ciò che questa tradizione vuole esprimere è molto chiaro. La lotta di San Giorgio contro il drago è un antico simbolo della lotta tra il bene e il male e San Giorgio è un vero modello di questa lotta. Lui ha combattuto contro il peccato e la tentazione e ne è uscito vittorioso.
San Giorgio è venerato come un martire. Morì come uno dei primi martiri nella persecuzione dei cristiani sotto l’imperatore Diocleziano. La leggenda narra molte volte che sia sopravvissuto a delle crudele torture. Più terribile era la tortura, maggiore era la forza che George vi trovò. Le sue ferite stavano guarendo in un modo incredibile perché Dio nella notte continuava a mandargli l’arcangelo Michele per aiutarlo a combattere. Giorgio è sopravvissuto a mille morti di fila e per questo è chiamato un megalomartire (Megalos = grande). Credo che la sua capacità di sfidare la morte fosse legata alla risurrezione di Cristo, direttamente collegata al mistero pasquale.
Giorgio a bevuto un calice di veleno ed è sopravvissuto. Ha subito il supplizio della ruota, piombo fuso è stato versato sul suo corpo, un elmo incandescente è stato messo sulla sua testa. Sessanta chiodi sono stati conficcati nel suo cranio. Era appeso per i capelli. Ma niente potrebbe ferirlo. Sarebbe dovuto morire “mille morti” eppure è sopravvissuto.
Il significato del suo martirio è il seguente: chi è radicato in Cristo non morirà mai, ma risorgerà. La sua lotta finisce nell’eternità. Ogni vittoria di San Giorgio nelle crudeli torture era uno scoppio della resurrezione. Alla fine, dopo tutte queste torture, san Giorgio fu decapitato per il suo rifiuto di rinunciare alla fede cristiana e ottenne la corona di gloria nell’eternità. La venerazione di San Giorgio da parte dei cristiani risale a tempi molto antichi. Lui è un coraggioso combattente contro il male.
La nostra confraternita di Cavalieri e Dame, fondata in Borgogna nel 1390, è posta sotto la protezione di San Giorgio. Quindi anche noi vogliamo riprendere questa lotta contro il male ancora e ancora ne uscire vittoriosi. Questa è la nostra missione, questo è il nostro scopo, nonostante tutte le sfide del nostro tempo.
Padre Anton Heinz,
Governatore generale